TAVOLA ROTONDA
LA LEADERSHIP CLINICO-ORGANIZZATIVA IN CARDIOLOGIA NEL CONTESTO DEL SSN

di Alessandra Schiavo

Il Presidente dell’ANMCO Dott. Furio Colivicchi introduce questa interessante sessione, moderata dalla Dott.ssa Carbone, sulla leadership organizzativa della Cardiologia nel contesto del SSN. In un Sistema Sanitario in continua evoluzione e che spesso viene messo a dura prova da fattori non sempre prevedibili, come recentemente sperimentato nel corso della pandemia COVID19, bisogna fermarsi ad analizzare le principali criticità nella gestione clinico-organizzativa sanitaria e come queste possono essere superate.

Ricoprire un ruolo di leadership in ambito sanitario non è facile, soprattutto nel corso di un’emergenza sanitaria mondiale, dove prendere decisioni talora impopolari e molto difficili, con importanti ripercussioni sulla sanità pubblica, è all’ordine del giorno.

Ce lo spiegano i due ospiti di questo incontro, il Direttore Generale dell’ASL Molise Oreste Florenzano e il Direttore Generale dell’ASL Roma1 Angelo Tanese, chiamati ad esprimere il loro punto di vista da manager sanitari di fronte ad una platea costituita prevalentemente da medici ospedalieri.

Il rapporto tra il “clinico” e il “manager” viene spesso descritto come conflittuale: due figure appartenenti a due mondi diversi che non riescono a dialogare tra loro. L’importanza del dialogo tra le due figure è cruciale per arrivare ad una condivisione delle decisioni, come spiegato dal Direttore Generale dell’ASL Molise Dott. Florenzano, che ha sottolineato soprattutto il peso della responsabilità e il carico di stress che un manager sanitario deve affrontare costantemente. Problematiche queste con cui lui si è dovuto misurare all’indomani della sua nomina di Direttore Generale, avvenuta proprio all’inizio dell’esplosione della pandemia, in un clima dominato da costanti incertezze e continuo susseguirsi di diverse disposizioni ministeriali. Di una cosa però va fiero, la gestione della campagna vaccinale, nonostante le mille difficoltà.

Quando parliamo di leadership clinico-organizzativa non parliamo di qualcosa che è completamente avulsa dalla figura del medico, come sottolineato dal Direttore ASL Roma-1 Angelo Tanese. In particolare i dirigenti medici di II livello, i Direttori di U.O.C e di Dipartimento, prima che essere medici, devono possedere delle solide capacità manageriali e di gestione logistico-organizzativa, che in parte possono essere acquisite mediante appositi corsi di formazione e con l’esperienza sul campo, in parte sono doti innate, parte della propria attitudine personale.

Proprio per questo motivo, dunque, le due figure non sono poi così lontane: bisogna riconoscere una differente competenza alla base delle due figure professionali, che insieme possono collaborare per raggiungere obbiettivi comuni, attraverso la ricerca di un continuo confronto basato sul dialogo e sulla costruzione di relazioni tra le varie figure professionali all’interno del sistema socio-sanitario.

 

 

Alessandra Schiavo