TAVI E MITRALCLIP: A TU PER TU CON L’ESPERTO

Daniele Grosseto

Sino a pochi anni fa nessun cardiologo avrebbe pensato che a distanza di pochi anni la correzione percutanea della stenosi aortica e dell’insufficienza mitralica sarebbe diventata una pratica così diffusa.
Il numero totale di impianti percutanei di valvole aortiche è in continua crescita e sono sempre più numerosi i centri che impiantano mitral clip, ma le esperienze rimangono ancora confinate a un numero circoscritto di centri e operatori.
Il meeting che si svolgerà oggi alle 17.30 in Sala Blitz ha proprio la funzione di aprire il confronto e condividere le conoscenze su un argomento che rappresenta sicuramente il presente, ma senza dubbio il futuro della cardiologia, non solo interventistica ma clinica.
E saranno tanti i temi che il Dott. Antonio Colombo, moderato da Silvio Klugman e Gennaro Santoro, affronteranno con la collaborazione di un nutrito panel di esperti. Diverse esperienze, diversi approcci tecnici e clinici, in un ambito culturale in cui l’innovazione è quotidiana.
Il meeting sarà l’occasione per confrontarsi sia sugli aspetti più squisitamente tecnici delle procedure sia sugli aspetti clinici, con un occhio attento agli aspetti gestionali. Sotto il profilo interventistico avremo l’occasione di confrontare i differenti approcci tecnici e i “trucchi” dei diversi centri per affrontare i casi e gli snodi più complessi.
Ma i dubbi e i quesiti dei cardiologi di fronte a queste due procedure non sono esclusivamente tecnici. C’è infatti bisogno di fare chiarezza e di confrontarsi soprattutto su problematiche non tecniche, che riguardano principalmente l’indicazione e la gestione dei pazienti candidati a TAVI e Mitral Clip.
Il panorama italiano è infatti estremamente diversificato per quanto riguarda l’indicazione a queste procedure, variando da Regioni estremamente interventiste a Regioni più conservative. Quali sono i motivi di questa diversità? E fino a che punto è opportuno spingersi nel porre l’indicazione alla sostituzione valvolare percutanea o alla mitral clip? Quale è il confine tra la terapia appropriata per un paziente fragile e il virtuosismo tecnico fine a sè stesso? Dove si può arrivare per porre la corretta indicazione clinica e utilizzare correttamente le risorse a disposizione?
A questi e ad altri quesiti, gli esperti cercheranno di dare una risposta, in un clima di confronto sereno e costruttivo.