SIMPOSIO LA NEXT GENERATION ANMCO DIALOGA CON GLI STAKEHOLDER

di Antonella Spinelli
Un progetto “ambizioso” che sta dando i suoi primi frutti.

Nella terza e ultima giornata conclusiva della 54° edizione del Congresso ANMCO si è tenuto il Simposio Next Generation ANMCO condotta da Gerardo D’Amico e moderata dal Presidente ANMCO Furio Colivicchi e il Prof. Aldo Maggioni Direttore del Centro Studi ANMCO. Obiettivo principale del progetto educazionale “Next Generation ANMCO” è quello di riunire un gruppo di giovani cardiologi interessati alla ricerca clinica così da cercare di mantenere, consolidare, e auspicabilmente incrementare, il livello scientifico che la cardiologia italiana si è conquistata nel corso degli ultimi decenni, elaborando nuove ipotesi di ricerca. A tal proposito sono stati selezionati e presentati alcuni dei numerosi progetti. Ha iniziato la Dott.ssa Bernelli illustrando i dati della Survey sull’impatto dell’esposizione radiologica del personale medico e paramedico nelle sale di elettrofisiologia ed elettrostimolazione, sottolineando la scarsa cultura sulla radioprotezione da parte del counseling di fisica sanitaria negli ospedali in cui lavoriamo, dei dati sull’aumentato rischio carcinogeno secondario alla prolungata esposizione ai raggi, alla discriminazione del genere femminile nei laboratori di interventistica spesso legato alla gravidanza e all’allattamento e alla necessità di fare campagna educazionale e promuovere il cambiamento dell’architettura dei cath lab. Successivamente è intervenuta la Dott.ssa Mantovani in merito al problema emergente delle valvulopatie che a causa dell’invecchiamento della popolazione generale costituiranno l’epidemia del futuro. La Dott.ssa ha presentato il disegno dello studio nazionale, prospettico, longitudinale, multicentrico, osservazionale, includendo tutti i pazienti ricoverati in urgenza o in elezione per valvulopatia severa sia primaria che secondaria, su valvola nativa o protesica, di qualsiasi eziologia (reumatica, congenita, endocardite, degenerativa). Gli endpoint primari si prepongono come obiettivo la valutazione della mortalità totale, cardiovascolare e il ricovero per scompenso cardiaco. L’ultimo progetto è stato presentato dal Dott. Notaristefano sull’impiego di due farmaci a confronto (flecainide e metoprololo) nei pazienti affetti da extrasistolia ventricolare complessa sintomatica e in assenza di cardiopatia strutturale. Il trial è disegnato per l’extrasistolia non originante dal tratto di efflusso ventricolare destro (RVOT) e fascicolare per le quali è indicata l’ablazione in classe I b, è valido per le morfologie extrasistoliche idiopatiche nelle quali in realtà i farmaci consigliati dalle attuali LG ESC sono i beta-bloccanti o i Ca-antagonisti non diidropiridinici in classe I C mentre l’ablazione o la flecainide sono in classe IIa C. Lo scopo dei risultati di questo trial è guidare la terapia farmacologica in questa tipologia dei pazienti e sperare in un upgrade delle raccomandazioni delle LG ESC. Ha concluso la sessione il Dott. Eugenio Santoro su alcuni dati della cardiologia digitale evidenziando i benefici nella facilitazione della comunicazione e nell’aggiornamento, nella partecipazione a diversi eventi scientifici e il collegamento con opinion leader. Ha anche mostrato come negli ultimi 10 anni è aumentato in maniera esponenziale l’utilizzo di social media quali Facebook, Linkedin, Twitter, Instagram e Tik Tok anche per scopi lavorativi. Per citare alcuni esempi, dal 2013 al 2018 l’utilizzo per esempio di Facebook per motivi professionali è passato dal 9% al 15%, Twitter dal dal 3% al 6%, Linkedin dal 14% al 25%. La stessa organizzazione mondiale della sanità per citare un altro esempio è su Instagram. Il Dott. Eugenio Santoro ha concluso la sessione sottolineando anche i rischi legati alla digitalizzazione stilando una sorta di raccomandazioni generali utili al regolare svolgimento della nostra pratica clinica, esempio non comunicare con i pazienti attraverso i social, rispettare il codice deontologico e quindi non pubblicare foto o post diffamatori, usare un linguaggio consono e non divulgare materiale che permetta l’identificazione di dati o di pazienti. Infine cercare di attenersi sempre alle linee guida vigenti (AMA, FNOMCeO, ecc.).

Antonella Spinelli
Antonella Spinelli