SIMPOSIO CONGIUNTO ANMCO-SIC-IFC.
QUALE IMPATTO HANNO AVUTO LE LLGG ESC 2021 NELLA PRATICA CLINICA?

di Giovanni Amedeo Tavecchia
Le linee guida ESC 2021: dalla teoria alla pratica.

Il Simposio Congiunto ANMCO-SIC-IFC tenutosi nella Sala del Pantheon sul finire della prima giornata congressuale è stato un’ottima occasione per ripassare in maniera concisa e pratica le novità apportate delle Linee Guida ESC 2021. Con la moderazione del Presidente Designato Fabrizio Oliva, la sessione si è articolata in 4 interventi.

In primis, il Prof. Ciro Indolfi si è focalizzato sulla gestione delle valvulopatie. Se fino a qualche anno fa questo campo era prettamente di pertinenza cardiochirurgica, oggigiorno possiamo contare su tecnologie all’avanguardia che pongono al centro della scena il cardiologo interventista. In particolare, per quanto concerne il trattamento della stenosi aortica severa, l’impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI) è diventato il gold standard in pazienti con più di 75 anni e in pazienti ad alto rischio chirurgico (Classe di raccomandazione I, livello di evidenza A). Meno forti sono le raccomandazioni per il trattamento della valvulopatia mitralica. Nello specifico, la riparazione transcatetere con tecnica “edge-to-edge” dovrebbe essere presa in considerazione in pazienti con insufficienza mitralica non candidabili a chirurgia e con elevata probabilità di risposta al trattamento (Classe di raccomandazione IIA, livello di evidenza B). A tal proposito, risulta fondamentale la selezione dei pazienti seguendo i criteri COAPT e ricordando i concetti ormai noti di insufficienza mitralica proporzionata e disproporzionata. Infine, è stato menzionato il trattamento percutaneo dell’insufficienza tricuspidalica, valvulopatia che negli anni sta acquisendo un’identità sempre più precisa. Anche in questo caso, la selezione del paziente e il timing di intervento sono elementi cruciali da considerare. Verosimilmente, i pazienti che possono trarre maggior beneficio da tale trattamento sono quelli che presentano iniziale dilatazione del ventricolo destro in assenza di disfunzione contrattile.

A seguire, il Dott. Stefano Urbinati, Presidente dell’Italian Federation of Cardiology, ha spostato l’attenzione sulla prevenzione cardiovascolare. In questo ambito, la personalizzazione della terapia è decisiva e la nostra mira deve essere quella di una medicina di precisione cucita addosso al singolo paziente. Tale precisione, tuttavia, non può prescindere da una attenta valutazione del contesto socio-culturale in cui ci troviamo e deve essere adattata in base alle reali possibilità di raggiungere determinati target. Inoltre, un aspetto fondamentale per una prevenzione efficace è il coinvolgimento diretto del paziente che deve essere consapevole degli obiettivi prefissati e motivato nel raggiungerli. Infine, merita particolare attenzione il sesso femminile in quanto caratterizzato da modificatori di rischio specifici quali età del menarca, età della menopausa, storia di diabete gestazionale e/o di ipertensione gestazionale, elementi spesso tralasciati nel raccordo anamnestico.

In tema di scompenso cardiaco è intervenuto il Dott. Andrea di Lenarda. Cardine della sua presentazione è stato il trattamento dell’insufficienza cardiaca a frazione di eiezione ridotta mediante l’utilizzo dei “fantastici 4”: ARNI, beta-bloccanti, antialdosteronici e gliflozine. Se da un lato le Linee Guida ne sanciscono l’utilizzo in prima linea, dall’altro non si soffermano sulla modalità e sequenza di introduzione nella pratica clinica. È stato quindi approfondito il possibile impiego di una sequenza innovativa di implementazione della quadruplice terapia, fondato sull’utilizzo di step rapidi per introdurre i 4 farmaci con bassi dosaggi di ciascuno. A questa strategia si contrappone quella tradizionale che prevede l’inizio sequenziale dei singoli farmaci con titolazione fino alla dose target. I presupposti per l’impiego della sequenza innovativa si fondano su considerazioni solide riguardo la possibilità di massimizzare l’effetto e la rapidità di raggiungimento del beneficio clinico.

Infine, il Presidente Furio Colivicchi, ha preso in esame il contenuto delle Linee Guida inerenti il Pacing e l’Elettrostimolazione Cardiaca. Negli anni le indicazioni alla cardiostimolazione e le modalità di stimolazione cardiaca si sono evolute in modo significativo e pertanto è stato necessario formulare nuove linee guida a riguardo. Le principali novità introdotte riguardano la stimolazione nel paziente sottoposto a TAVI, le indicazioni alla CRT, la stimolazione Hissiana e la stimolazione mediante pacemaker Leadless. La tecnologia Leadless rappresenta una delle più interessanti innovazioni prodotte negli ultimi anni ed è un valido strumento da utilizzare in pazienti con elevato rischio infettivo o con patrimonio venoso inadeguato ad impianto di pacemaker tradizionale (Classe di raccomandazione IIA, livello di evidenza B).

Giovanni Tavecchia ANMCO
Giovanni Amedeo Tavecchia