L’intricata relazione tra cuore e sistema immunitario

di Gemma Filice
Cardio-immunologia, un viaggio tra fisiopatologia e nuove opportunità terapeutiche

Nel tardo pomeriggio di oggi il Dr. L. Adamo ha sintetizzato magistralmente i punti salienti della cardio-immunologia tra fisiopatologia e nuove opportunità terapeutiche.

La cardioimmunologia ha delle ricadute significative nella pratica clinica, in particolare nelle forme infiammatorie. Il cuore ospita tutti i tipi di cellule del sistema immunitario, sono stati quindi trattati brevemente i principi di base dell’immunologia.

Il sistema immunitario ha un ruolo nello sviluppo e nella fisiologia del cuore; alterando il sistema immunitario è possibile alterare la struttura e la funzionalità del cuore. Il sistema immunitario influenza la contrattilità, infatti il cuore si rilascia più rapidamente in assenza di linfociti T. Il sistema di conduzione cardiaco è coperto da macrofagi, alternarne la funzione causa un blocco atrio ventricolare.

Gli studi suggeriscono che il sistema immunitario è collegato anche con l’invecchiamento cardiaco.

Nel modello animale è stata evidenziato che il cuore ha una capacità rigenerativa che si perde con l’avanzare dell’età. Gli studi clinici degli ultimi venti anni evidenziano che il sistema immunitario modifica lo sviluppo del cuore e la sua capacità di rigenerarsi.

È stata quindi trattata la connessione tra l’infiammazione e la clinica nei diversi quadri che possono essere incontrati nella pratica quotidiana come la cardiopatia ischemica e lo scompenso cardiaco. L’infiammazione determina e modula la progressione dello scompenso cardiaco. In uno studio sul modello animale è stato evidenziato che riducendo i macrofagi si rimuove la fibrosi, questo suggerisce che l’infiammazione ha ruolo importante in alcuni casi di scompenso cardiaco.

I dati suggeriscono che in ogni tipo di aritmia ci sia una parte di coinvolgimento dell’immunomodulazione. È stata quindi discussa l’interazione tra il sistema immunitario e la fibrillazione atriale. In un contesto di massiva attivazione del sistema immunitario la fibrillazione atriale è indotta dall’attivazione dei macrofagi cardiaci. In letteratura è inoltre descritto il collegamento del sistema di conduzione alle citochine.

Successivamente sono stati presi in esame i diversi modelli fisiopatologici della miocardite andando ad approfondire le acquisizioni più recenti.

In letteratura sono stati descritti gli effetti cardiodepressivi delle singole citochine. Quando si ha un’attivazione massiva del sistema immunitario si ha anche una depressione dell’attività cardiaca che probabilmente è mediata dalle citochine, questo meccanismo può rientrare nella fisiopatologia della sindrome di Takotsubo.

Negli Stati Uniti i flussi migratori hanno portato alla ribalta la malattia di Chagas. Non tutti i pazienti sviluppano una disfunzione cardiaca, gli studi hanno evidenziato che il danno miocardico causato dal tripanosoma evolve in una cardiopatia se stimola il sistema immunitario.

Esistono delle nuove terapie immunomodulanti per la terapia delle patologie cardiache. La colchicina ad esempio è un farmaco immunomodulatore già in uso in Italia. Le terapie emergenti sono molte, alcune sono in fase di sperimentazione. Tra le terapie prese in esame rientrano dei farmaci indicati per il trattamento della cardiopatia ischemica, della pericardite ricorrente, dello scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata.

Comprendere i meccanismi delle malattie è l’unico modo per riuscire a curarle davvero.

Gemma Filice
Gemma Filice