Lavoro agile e salute cardiovascolare: cosa sappiamo

La nostra società ANMCO è sempre attenta e sensibile ai temi di estrema attualità e la Tavola Rotonda che si è svolta stamane nella Sala del Tempio ne è un chiaro esempio.

Menti brillanti a confronto hanno dato vita ad una sessione entusiasmante che ha destato particolare interesse e ha suscitato non pochi interrogativi. Una moderatrice di eccezione, la giornalista Nicoletta Carbone ed un ospite da remoto gradito e gradevole, la Senatrice Parente hanno impreziosito la sessione.

La Pandemia negli ultimi mesi ha modificato la nostra condotta sanitaria, il nostro modo di approcciarci al paziente, il modo di relazionarci tra colleghi ed ha modificato il modo di lavorare della maggior parte della popolazione stravolgendone la quotidianità.

Quanto il “comodo” lavorare da casa (home working e smart working) ha giovato alla nostra salute?

Certamente lo smart working in piena autonomia è stato molto apprezzato specie per i vantaggi che ne sono derivati: ha ridotto i tempi di spostamento lavoro-casa riducendo lo stress legato a traffico e ritardi eventuali, ha ridotto i costi degli spostamenti stessi, dei pasti fuori casa, molti i lavoratori che hanno visto, per l’autonomia avuta, un miglior raggiungimento degli obiettivi prefissati e questo per molti ha significato un miglioramento dell’autostima.

Anche le aziende hanno visto dei benefici: riduzione dell’assenteismo e aumento della produttività. Ma qual è il risvolto della medaglia? Quello che sotto gli occhi di tutti può sembrare “comodità” in realtà si è tradotto in una aumentata sedentarietà con conseguenze negative sul nostro organismo, il primo tra tutti l’aumento del peso corporeo.

Sappiamo bene come la sedentarietà sia alla base di patologie come quelle cardiovascolari e il diabete. L’inattività fisica protratta comporta una riduzione dell’assorbimento di zuccheri e grassi nel sangue con accumulo di adipociti tra gli organi, non solo, comporta un danno endoteliale tale da determinare una maggior resistenza all’azione dell’insulina con conseguenti disturbi metabolici.

Altri effetti dannosi si evidenziano anche su molti altri organi, basti pensare alla sfera psichica: molte persone hanno risentito dell’isolamento sociale che ha spinto loro ad un’iperconnessione. Si è assistito ad uno stato generalizzato di stress che ha comportato disturbi come il workaholism (dipendenza dal lavoro) e la sindrome da burnout.

Sappiamo quanto lo stress possa aumentare il rischio di malattie cardiache attraverso l’aumento dei livelli di cortisolo che agisce a sua volta con un aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue influenzando negativamente l’ateromasia vascolare e pertanto anche il controllo pressorio arterioso.

Non solo, lo stress influenza l’instaurarsi di cattive abitudini sullo stile di vita portando ad un maggior uso di sostanze come fumo, alcol ed ancora eccesso di cibo. Il quadro che si è venuto a delineare va a scontrarsi con quanto faticosamente portato avanti dal mondo scientifico da anni in termini di campagne rivolte a combattere alcuni stili di vita errati e nocivi per la salute.

La discussione ha lasciato spazio a molte riflessioni e non poche domande, sicuramente sarà necessario un lavoro di ricostruzione rivolto alla sensibilizzazione dei cittadini riguardo aspetti nocivi di un prolungato lavoro “sedentario” e alla divulgazione di un sano stile di vita, non solo sarà necessario un grande lavoro di prevenzione e di sensibilizzazione anche delle aziende, magari attraverso dei protocolli che rendano “agevole il lavoro, ma anche sano!”.

Nella discussione finale la Senatrice Parente ha sottolineato la sensibilità da parte delle Istituzioni alla tematica: la Commissione Sanità si è assunta l’impegno di svolgere un’indagine conoscitiva sulla medicina del Territorio con interesse rivolto proprio alla prevenzione.

Ancora una volta la nostra società ANMCO coesa e radicata sul Territorio è modello anche per altre Società per la lungimiranza nell’affrontare tematiche innovative e per dare risposte concrete.

Josephine Staine ANMCO
Josephine Staine

 

 

Foto di Jan Vašek