La gestione multidisciplinare del malato cardiologico complesso: i mini corsi dell’Area Nursing

di Rossella Gilardi, Doriana Frongillo, Donatella Radini, Michela Barisone, Tullio Usmiani, Stanislao Accardo, Giovanni Falsini, Maria Cristina Pirazzini
I bisogni dei pazienti richiedono competenze specialistiche e interventi sempre più personalizzati. Strategie di valutazione multidimensionale e approccio muldisciplinare nella gestione dei pazienti cardiologici complessi.
Da sinistra: Donatella Radini, Doriana Frongillo, Tullio Usmiani, Giovanni Falsini, Michela Barisone, Rossella Gilardi

La pandemia ha messo a dura prova il personale sanitario in tutte le realtà ospedaliere, gli Infermieri della Cardiologia sono stati chiamati in prima linea nella gestione dei pazienti con infezione da SARS-COV2 e, nonostante la difficoltà del momento, abbiamo voluto costruire tre mini corsi, facilmente fruibili, su tre temi essenziali nella professione infermieristica e nella gestione multiprofessionale del malato cardiologico complesso.

Il primo minicorso presentato al 52° Congresso Nazionale ANMCO da parte dell’Area Nursing si è tenuto il 26 agosto: Pillole di elettrocardiografia clinica per infermieri. La sessione si è svolta partendo dal corretto posizionamento degli elettrodi e dalla presentazione di elettrocardiogrammi patologici, blocchi, tachiaritmie, aspetti atipici di presentazioni di infarto e alterazioni conseguenti a disionie e farmaci, per poi puntualizzare gli aspetti elettrocardiografici della sindrome di Brugada, dell’Infarto Posteriore e del Ventricolo destro, fino all’ECG in età pediatrica e alle nuove competenze nel monitoraggio remoto.

Il secondo minicorso sulle Nuove prospettive nella gestione del paziente con scompenso cardiaco avanzato del 27 agosto affronta il delicato problema delle cure palliative: meno del 10% dei pazienti con scompenso cardiaco che necessitano di cure palliative le riceve. È quindi tempo di un nuovo approccio: le cure palliative devono essere intese come cure simultanee, vanno iniziate precocemente nella traiettoria dello scompenso cardiaco, affiancando le cure intensive, concentrandosi sui bisogni del paziente e della famiglia e non sulla prognosi o sull’aspettativa di vita. Viene, inoltre, affrontato lo scottante tema della disattivazione dei dispositivi impiantabili e dei trattamenti di supporto vitale. Nuovi modelli assistenziali vengono proposti incentrando l’attenzione sul Team multiprofessionale e sul Medico di Medicina Generale.

Infine, l’Ambulatorio infermieristico nella gestione del paziente con scompenso cardiaco è l’argomento del terzo corso, programmato per l’ultimo giorno di congresso, il 28 agosto. Verrà illustrato il core curriculum dell’infermiere esperto in scompenso cardiaco a livello europeo, le competenze infermieristiche per il follow-up dei pazienti in trattamento con SGLT2 e ARNI e proposto un protocollo per la gestione delle infusioni di ferro carbossimaltosio.

Speriamo che il prossimo biennio sia più facile per il futuro Comitato di Coordinamento sia da un punto di vista professionale che da quello all’attività svolta a favore della nostra Associazione. Prima di tutto ci auguriamo che con la fine della pandemia si possa tornare ad un Congresso totalmente in presenza dove rapporti umani e lavorativi ritroveranno la loro giusta e consueta collocazione.

Da sinistra, nell’immagine di copertina: Donatella Radini, Doriana Frongillo, Michela Barisone, Rossella Gilardi, Tullio Usmiani, Giovanni Falsini