FORUM IL CUORE DELLE DONNE

di Giovanna Di Giannuario
Il sesso e il genere influenzano tutti gli aspetti della salute e delle malattie cardiovascolari, l’epidemiologia, la fisiopatologia e la diagnosi e la progressione della malattia, con meccanismi cellulari e fisiopatologici diversi.

Nella sala della Marina si è parlato delle differenze del cuore tra donna e uomo due universi diversi,

La differenza tra il cuore di una donna e di un uomo non è solo di dimensioni del cuore, massa e spessori parietali, ma è una differenza cellulare e bio-molecolare. Tali differenze comportano una risposta differente ai fenomeni di stress legato all’invecchiamento, ad esempio il tipo di rimodellamento che nella donna si manifesta con un aumento degli spessori parietali che porta quindi prevalentemente ad un rimodellamento concentrico nelle donne con età avanzata.

Dal punto di vista vascolare, le donne presentano in menopausa vasi più piccoli con una maggiore disfunzione del microcircolo ed endoteliale, che portano allo sviluppo dello scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata. Gli uomini altresì con l’invecchiamento presentano una maggior incidenza dello scompenso cardiaco con bassa frazione di eiezione.

Esistono inoltre differenze tra donna e uomo nell’ECG di superficie legate a differenze ioniche di superficie, le donne hanno più frequentemente un PR corto, un QRS stretto e tendenza al QTC allungato in risposta ad antiaritmici, ciò comporta una maggiore incidenza di torsioni di punta e minore incidenza di tachicardie ventricolari.

Per quanto riguarda la patologia ischemica le donne sono più a rischio dopo la menopausa, presentano un peso maggiore dei fattori di rischio classici rispetto all’uomo, inoltre sono esposte a fattori di rischio nuovi ed aggiuntivi rispetto ai fattori classici (ipertensione, dislipidemia, diabete, fumo) , i nuovi fattori di rischio sono le patologie autoimmuni quali l’artrite reumatoide, le patologie durante la gravidanza e il tumore al seno.

La cardiopatia ischemica si manifesta più tardivamente nelle donne dopo 10 anni rispetto all’età media dell’uomo, i sintomi sono più vaghi, astenia, nausea e vomito, spesso vi è un ritardo di presentazione al pronto soccorso e di diagnosi al DEA, per questi motivi hanno una minor probabilità di essere trattate con terapie ottimali e presentano maggiori complicanze meccaniche dopo infarto.

Spesso nelle donne è presente ischemia senza lesioni ostruttive significative , sono più frequenti INOCA e MINOCA che nel sesso maschile, altre patologie peculiari delle donne sono la sindrome da takotsubo o miocardiopatia da stress nel 90% si verifica nel post menopausa legata a aumento di recettori adrenergici che lo più sensibile alla adrenalina e la dissezione coronarica spontanea, che si verifica nel 75% di giovani donne, nel terzo trimestre di gravidanza o in pazienti con sindrome di Marfan o affette da vasculiti.

Il metabolismo dei farmaci cardiovascolari è totalmente diverso nelle donne, per volume di distribuzione, percentuale di grasso, distribuzione periferica, per differenze dei valori ormonali e biomolecolari, esistono inoltre differenze di farmacodinamica e farmacocinetica, legate ad espressioni recettoriali differenti.

Le donne hanno una attività piastrinica diversa, hanno un metabolismo diverso dei farmaci antitrombotici, una labilità maggiore di risposta al warfarin e alle eparine a basso peso; presentano una differente reazione ai farmaci anti-scompenso sono meno efficaci gli ace inibitori, mentre per i bloccanti dell’angiotensina, ARNI e betabloccanti non esistono grandi differenze.

Negli studi di real life esistono differenze sia nella percentuale di impianto di ICD e CRT che nell’iter che presenta più complicanze nelle donne.

Il grande bias terapeutico nelle donne è che i trial farmacologici arruolano molti uomini e poche donne, non tenendo conto delle differenze fisiche e biochimiche che rendono diversa la farmacodinamica e la farmacocinetica in questa particolare popolazione, non permettendo l’identificazione di una corretta strategia terapeutica.

 

Giovanna Di Giannuario ANMCO
Giovanna Di Giannuario