COSA SI ASPETTA UN GIOVANE CARDIOLOGO DAL CONGRESSO ANMCO

Daniele Grosseto

Nell’epoca della formazione a distanza, della condivisione globale delle conoscenze sul web, della robotizzazione delle procedure tra due capi del pianeta, ha ancora senso parlare di “Congresso Nazionale”? E ha ancora senso chiedersi quale interesse possa avere un congresso di una società scientifica per un giovane cardiologo abituato da sempre ad aggiornarsi costantemente sulla rete?
La risposta è, senza alcun dubbio, SI. Ed è un SI ancora più convinto, se pensiamo all’importanza che il Congresso Nazionale ANMCO può e deve avere verso le generazioni di cardiologi emergenti, che rappresentano, per definizione, il futuro e la crescita dell’Associazione. Ed è proprio nell’intercettare le aspettative dei giovani cardiologi verso il Congresso Nazionale ANMCO e nella capacità di rispondere a queste aspettative che dobbiamo ritrovare il valore e l’importanza di eventi come questi.
Ma cosa cerca quindi un giovane cardiologo nel nostro congresso?
La risposta è probabilmente più semplice di quello che sembra.
Un giovane cardiologo si aspetta poche cose, ma fondamentali: formazione di buon livello, opportunità di confronto con i colleghi e non ultimo il senso di accoglienza e di appartenenza ad una realtà che non sia sempre e solo dei soliti “grandi”.
Sulla risposta che ANMCO riesce a dare a queste giuste aspettative, si gioca la credibilità verso le nuove generazioni di cardiologi e la fiducia che queste a loro volta, riporranno nell’Associazione.
E allora guardiamole da vicino queste aspettative: fare formazione di buon livello, non vuol dire solo presentare in anteprima mondiale il grande trial ma vuol dire calarsi nelle problematiche del mondo reale e affrontare insieme a chi ha cultura ed esperienza, gli snodi decisionali più controversi; vuol dire uscire dalla realtà edulcorata dei trial e delle linee guida e applicare le nostre conoscenze al paziente reale; vuol dire acquisire competenze che non sempre appartengono  al bagaglio culturale di un cardiologo, ma che diventano ogni giorno più importanti se si vuole esercitare la propria professione con dignità e perizia.
Ma la vera conoscenza non può essere solo trasferimento di nozioni da un contenitore più pieno ad uno più vuoto. La vera conoscenza deve essere scambio e confronto tra contenitori, tra professionisti, altrimenti saremmo di fronte al nozionismo puro, senza anima e senza intelligenza. Ed è su questo aspetto che un congresso aperto ai cardiologi di una intera nazione, deve rappresentare il miglior terreno di confronto e di crescita, culturale e professionale.
Ma tutto questo non può avvenire se i giovani cardiologi non vengono accolti ed inseriti, prima che al congresso all’interno dell’Associazione stessa.
E in questo ANMCO ha compiuto e sta compiendo passi importanti, riservando riconoscimenti e opportunità ai cardiologi più giovani, che sono parte integrante e sostanziale del sistema.
Inizia oggi il 45° Congresso Nazionale ANMCO in un periodo storico, pieno di incertezze e di difficoltà, soprattutto per chi, come noi, inizia una professione straordinaria ma piena di lati oscuri. Ritrovarsi qui, sapere che le tue difficoltà di giovane cardiologo sono comuni ai tuoi colleghi, e sapere che non sei solo ma puoi far parte di una grande realtà, deve essere per tutti noi, una grande opportunità da cogliere e valorizzare.
Buon congresso a Tutti!