SIMPOSIO
NEXT GENERATION ANMCO: A NETWORK FOR CLINICAL RESEARCH

di Antonella Spinelli
La pratica clinica come ispiratrice dei progetti di ricerca next generation.

La Next generation ANMCO è un progetto formativo lanciato dall’attuale presidente Prof. Furio Colivicchi e guidato dal prof. Aldo Maggioni, direttore del centro studi ANMCO. Gli obiettivi principali dell’ambizioso progetto includono l’individuazione di eventuali lacune e potenziali aree di ricerca clinica, la progettazione di protocolli di studio che prendono spunto dalla pratica clinica quotidiana e la creazione di un gruppo di giovani cardiologi provenienti da tutta Italia esperti in ricerca clinica. Ad aprire la sessione odierna è stata l’elegante presentazione del Prof. Maggioni sull’analisi per sottogruppi, che è requisito fondamentale per l’interpretazione degli studi e che necessita di estrema cautela per la possibilità di falsi positivi. Il Prof. ha sottolineato che le analisi per sottogruppo andrebbero predefinite nel protocollo di ricerca basandosi su affinità biologiche e che le analisi post-hoc (cioè non predefinite) andrebbero interpretate con cautela e replicate da studi simili o specifici. Nell’ambito della sessione si è anche parlato degli attuali progetti in corso d’opera. Il primo prevede una survey sull’esposizione alle radiazioni ionizzanti nei laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia/elettrostimolazione. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la cardiologia interventistica sarà sempre più presente con un’aumentata preponderanza di operatori donne. E’ stato infatti dimostrato da una precedente survey condotta nel 2016 a livello europeo, che l’esposizione radiologica predispone a dei rischi occupazionali consistenti in lesioni cutanee, cataratta, problemi ortopedici e aumento dell’incidenza di neoplasie, in particolare le neoplasie cerebrali del lato sinistro. Quindi il primo obiettivo del progetto è sensibilizzare il personale medico e paramedico alla radioprotezione, constatare la percezione del carico lavorativo e creare delle misure preventive nei vari settori. Il secondo punto è rappresentato dal gender gap nella cardiologia interventistica a causa della discriminazione nei confronti del sesso femminile spesso relato al tema della gravidanza e dell’allattamento.

Il secondo progetto presentato concerne il ruolo dei biomarker nei pazienti affetti da scompenso cardiaco ed evidenza di addensamento polmonare, ormai comunemente definita come sindrome cardio-polmonare. Il progetto nasce dall’evidenza che la quasi totalità di tali pazienti è trattato con la terapia antibiotica creando l’emergente problema dell’antibiotico-resistenza. L’obiettivo dunque è capire se sulla base dei valori della proteina C reattiva e dalla procalcitonina è possibile adottare una terapia farmacologica che non preveda necessariamente l’utilizzo dell’antibiotico e che quindi risponda all’outcome primario di riduzione dell’antibiotico-resistenza e di riduzione della mortalità intraospedaliera. La sessione è stata conclusa dal brillante Prof. Rapezzi sull’interpretazione dell’elettrocardiogramma, fonte di red flag nella diagnosi delle cardiomiopatie e di assoluta predittività diagnostica in associazione all’ecocardiogramma color-doppler.

 

Antonella Spinelli ANMCO
Antonella Spinelli