Le Linee Guida sono sempre il legame più importante tra la Cardiologia italiana e quella europea

di Stefano Urbinati
Anche quest’anno la Cardiologia italiana si confronta con la Cardiologia europea nei due tradizionali simposi istituzionali

Da molti anni la Cardiologia italiana ha deciso di non produrre più delle Linee Guida originali, ma di adottare quelle prodotte dall’ESC che vengono aggiornate ogni cinque anni. La produzione di queste Linee Guida rappresenta un fiore all’occhiello dell’ESC, segue un processo complesso della durata di circa due anni durante i quali viene fatta una profonda revisione della letteratura sull’argomento e vengono selezionati gli studi più significatici. Ma a mio parere il compito principale della Task Force di esperti, spesso appartenenti a diverse Società Scientifiche, è quello di fornire un indirizzo chiaro e coerente in tema di diagnosi, gestione e cura di una certa condizione patologica cardiovascolare. In questo senso l’uscita di uno studio importante appena dopo la loro pubblicazione non le rende meno valide, perché la singola raccomandazione può cambiare con l’evoluzione delle conoscenze e delle evidenze, ma l’impianto generale rimane e orienta i clinici.

L’Italian Federation of Cardiology ha un ruolo importante nella gestione delle Linee Guida: ogni anno, insieme ad ANMCO e SIC identifica i revisori, inoltre da due anni cura la traduzione e la divulgazione delle Linee Guida in formato pocket in italiano e da quest’anno anche in formato Full-Text attraverso la pubblicazione sul Giornale Italiano di Cardiologia. Le prime due Linee Guida pubblicate in italiano, cioè quelle sullo scompenso cardiaco uscite sul numero di aprile e quelle sulle valvulopatie sul numero di maggio sono già largamente scaricate. Per ogni Linea Guida è stato previsto anche il commento di un opinion leader italiano.

L’altro momento di riflessione e approfondimento sull’impatto delle Linee Guida ESC sulla realtà cardiologica e sanitaria italiana è il simposio ANMCO-SIC-IFC su questo argomento che si svolgerà durante il Congresso ANMCO 2022 giovedi 19 maggio alle ore 17.30. Sarà l’occasione per fare il punto sulle conseguenze significative che i cambi di paradigma delle Linee Guida possono avere nella nostra realtà. Valga per tutti l’esempio della rivoluzione copernicana prodotta dalle Linee Guida sullo scompenso cardiaco che suggeriscono di introdurre subito, quasi contemporaneamente, le quattro classi di farmaci che hanno dimostrato di impattare sulla mortalità, i cosiddetti “quattro pilastri” rappresentati da betabloccanti, ACEi o ARNI, antialdosteronici e SGLT2i, piuttosto che inserirli in step successivi, titolando di volta in volta le dosi, come veniva raccomandato di fare precedentemente. Oppure il cambiamento di paradigma adottato dalle Linee Guida sulle valvulopatie in cui sempre più spesso la strategia interventistica sostituisce la strategia chirurgica.

L’altro tradizionale momento di confronto con il mondo dell’ESC sarà il tradizionale Simposio IFC-ANMCO-ESC, che si svolgerà giovedi 19 maggio alle ore 10,30, in cui è stato chiesto ai tre massimi rappresentati dell’ESC di fare il punto su tre grandi temi che appassionano e coinvolgono la Cardiologia italiana e internazionale. Barbara Casadei, past-president ESC tratterà il gender gap, Stephan Achenbach, attuale presidente ESC e grande esperto di imaging, farà il punto sul ruolo della TC coronarica, e infine Franz Weidinger, presidente eletto ESC, illustrerà l’evoluzione delle reti per lo STEMI in Europa. Le relazioni verranno commentate e contestualizzate nella realtà italiane da tre autorevoli membri del CD ANMCO come Serafina Valente, Fabrizio Oliva e Leonardo De Luca.

Stefano Urbinati ANMCO
Stefano Urbinati