Questa mattina dalle 8.30 alle 10.00 presso la Sala del Pantheon si terrà il Simposio dedicato alla cardioncologia. Attualmente l’aspettativa di vita dei pazienti oncologici è significativamente aumentata grazie alla diagnosi precoce e alla possibilità di trattamento con nuovi chemioterapici. Tuttavia alcuni di questi farmaci, tra cui le antracicline e gli anticorpi monoclonali, possono determinare un danno cardiaco. Dall’analisi retrospettiva di svariati studi l’incidenza di cardiotossicità non è trascurabile ed è solitamente identificata con la disfunzione ventricolare sinistra (sia reversibile che irreversibile), anche se è noto che si può esprimere anche sotto altre forme come attraverso un aumentato rischio aritmico, di ipertensione arteriosa o di sindrome coronarica acuta su base vasospastica. Ad essi possono essere associati i danni di una eventuale radioterapia. Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un interesse crescente per la cosiddetta “cardioncologia” e gli specialisti cardiologi ed oncologi hanno sviluppato strette forme di collaborazione al fine di identificare le alterazioni cardiache in una fase precoce e possibilmente reversibile, di instaurare una terapia di cardioprotezione e contemporaneamente di consentire la prosecuzione della terapia oncologica. Proprio per rispondere a questa necessità in molte realtà ospedaliere si stanno diffondendo gli ambulatori dedicati di cardioncologia. Nel corso del Simposio verranno approfondite le problematiche cliniche partendo dalla valutazione del rischio cardiovascolare pre-terapia, proseguendo con un approfondimento sulle manifestazioni di cardiotossicità, sulle nuove metodiche di imaging più indicate per il monitoraggio e la diagnosi del danno cardiaco, sulle terapie cardioprotettive, fino ai protocolli di follow up a distanza.